Fino ad ora le innovative, performanti e sostenibili caratteristiche di VittEr®, il laminato compatto di nuova generazione ideato da Filippi 1971, sono state applicate al mondo dell’arredo, con il brand VittEr Design®.
Oggi, grazie allo studio di Matteo Pellegrini, sviluppatore IT ed artista generativo, VittEr® scopre una nuova espressione, un inedito utilizzo, che lo porta ad essere anche materiale artistico.
Dall’incontro tra Pellegrini e Filippi 1971 con il suo esclusivo laminato, nasce V-Art, un progetto innovativo che investiga come l’informatica sia in grado di influenzare il mondo dell’arte e del design tramite algoritmi, senza intervento umano. Per la sua peculiarità di rappresentare l’arte generativa italiana nel mondo, V-Art è stato raccontato nel libro “Generative Art 2020” pubblicato dal Politecnico di Milano.
Matteo Pellegrini, da sempre affascinato dal connubio tra arte e sistemi matematici, già nel 2019 sviluppa il primo software con l’obbiettivo di creare arte incisa da macchine, ma è dall’incontro con Filippi 1971 e la scoperta delle qualità uniche di VittEr® che V-Art prende vita.
Un progetto fatto di ricerca, studio, sinergia ed interazione tra le parti, che si basa sul concetto di arte algoritmica, cioè arte creata da specifici calcoli matematici da cui prendono forma quadri e pannelli decorativi in 3D completamente personalizzabili.
In cosa consiste V-Art? Come nasce un oggetto decorativo?
Ogni immagine è formata da tre coordinate che possono essere utilizzate per comunicare con le macchine creando differenti algoritmi in grado di trasformare l’informazione in incisioni su VittEr® orizzontali, verticali e oblique, oppure in cerchi, rettangoli e onde, realizzati su un piano della dimensione prescelta.
La punta del macchinario ad altissima precisione, millimetrica, scava a differenti profondità e larghezze il laminato di Filippi 1971, facendo emergere il colore degli strati sottostanti e generando così la figura desiderata.
Ed è proprio grazie alla composizione multistrato di VittEr® che V-Art può esprimere al massimo la sua originalità come tendenza artistica e di design contemporaneo: il materiale ideato dall’azienda bergamasca si contraddistingue infatti anche per il suo essere “tutto colore”: ogni livello, dall’anima alla superficie, è colorato oppure composto da più nuance, strato per strato, per creare giochi cromatici lavorando proprio sui livelli di profondità. Una caratteristica che, oltre a dare espressione all’arte algoritmica di V-Art, supera il consueto aspetto del laminato per avvicinarsi a quello dei materiali solidi.
Come spiega Matteo Pellegrini: “V-Art anticipa lo sviluppo futuro del mondo dell’arredo e della creatività, dove si vedrà una forte collaborazione di intelligenze, quella artificiale (AI) e quella umana (HI). Da una parte l’AI permetterà di raggiungere calcoli e soluzioni sempre più espanse e complesse; dall’altra, l’HI metterà a disposizione il bagaglio di esperienze che può vantare un artigianato come quello italiano”.
Seguendo la filosofia di Filippi 1971, V-Art è altresì portavoce di sostenibilità nel mondo della decorazione e dell’arte: VittEr®, di filiera interamente italiana, è infatti privo di formaldeide, completamente riciclabile e rinnovabile, a testimonianza dell’impegno dell’azienda nell’economia circolare. Inoltre, è eco-sostenibile in quanto prodotto con carte a base di cellulosa da filiera certificata FSC®, senza resine, colle aggiuntive e derivati plastici.
Un nuovo linguaggio e un nuovo percorso questo intrapreso da Filippi 1971 con VittEr® e Matteo Pellegrini, ricco di potenzialità sia a livello decorativo sia per applicazioni nel mondo dell’arredo e dell’interior design. Le continue ricerche e l’implementazione di algoritmi potranno portare allo sviluppo di altri originali progetti sartoriali che rispecchiano tendenze, gusti e necessità del singolo utente.
Salvatore Filippi, CEO Filippi 1971, racconta: “siamo sempre aperti a nuovi sviluppi per VittEr® anche in campi per noi inediti. Oggi, con V-ART, fondiamo arte e design dando al nostro materiale una nuova valenza espressiva. Filippi 1971 è infatti una realtà con solide radici e uno sguardo sempre rivolto al futuro; siamo propensi a intraprendere nuovi percorsi sperimentali poiché abbiamo la forza dei nostri valori e della nostra identità”.