Interlude di Rexa, firmata da Monica Graffeo, è la nuova collezione funzionale e ritmica per la sala da bagno, espressione di un contrasto armonico dato dall’accostamento di pieni e vuoti, volumi contenitori e mensole leggere, note e pause come in un’opera musicale.
Accessori delicati e sottili si alternano a mobili dall’importante presenza scenica e ad alzate sospese che creano ripiani laterali; una successione armoniosa e continua, come fosse uno spartito, per un effetto visivo leggero, piacevole e personale.
Le
composizioni Interlude sorprendono per la loro capacità di
contenimento ed organizzazione:
hanno basi
in tre profondità
(36, 46, o 53 cm), apertura push-pull, con gola o la possibilità di
scegliere fra tre tipologie di maniglia. Colonne,
pensili, mensole e accessori in metallo
arricchiscono poi le combinazioni per funzionalità e
personalizzazione.
Spicca tra gli elementi la consolle trucco destinata ai riti di bellezza da seduti: disponibile in diverse lunghezze, da 80 a 160 cm, ospita tutto il necessario per la propria routine.
Interlude dispone inoltre di altri elementi versatili, dalla caratteristica forma ad “L”, come mensole combinate a ganci appendiabito o complementi porta rotolo e porta scopino, tutti realizzati in metallo.
L’ampia scelta di materiali e finiture definisce nel dettaglio lo spirito innovativo di Interlude: 22 tonalità di laccato opaco e lucido, 8 finiture di melaminico, fra effetto resina ed effetto legno, abbinabili ad accessori metallici, anche di altre collezioni Rexa, danno vita ad un proporzionato e personale equilibrio all’interno dello spazio bagno.
Grazie alla versatilità della collezione, la stanza del benessere si estende anche alla lavanderia concedendo una preziosa continuità progettuale e stilistica in un ambiente unico. A questo scopo sono stati studiati moduli specifici come spaziose colonne e basi in profondità apposite per contenere vani, elettrodomestici, portabiancheria e lavabi dedicati.
Come afferma Monica Graffeo “Interlude, attraverso le sue ‘pause’, le mensole di intermezzo, riesce a creare un rapporto interessante ed armonico tra orizzontale e verticale, lavorando attorno al concetto di ritmo per collegare moduli, molto utili e molto usati, che di solito sono slegati tra loro e che spesso vengono messi in relazione in modo forzato”.
